martedì 24 giugno 2008

Olio di mandorle dolce per una pelle vellutata!

Conosciuto per la sua delicatezza e impiegato nella cosmesi da secoli, tutte le proprietà e l'utilizzo di un olio ricavato dalla spremitura della mandorla dolce.
Emolliente, addolcente, nutriente e lenitivo, l'olio di mandorle dolci è ricco di proteine, glucidi, sali minerali, vitamina A e del gruppo B. L'olio di mandorle dolci è adatto a ogni tipo di pelle, combatte l'invecchiamento cutaneo e viene utilizzato per il trattamento delle pelli secche e arrossate come quelle sensibili dei bambini.
L'azione emolliente dell'olio di mandorle dolci attenua il prurito in caso di morbillo, varicella ed eczema, accelera la guarigione delle dermatosi ed è un rimedio molto efficace contro le smagliature: soprattutto nel periodo di gravidanza o quando si segue un regime dimagrante il consiglio è di applicarlo nelle "zone critiche" come seno, fianchi, cosce..sulla pelle pulita con un leggero massaggio, delicatamente per favorire l'assorbimento dell'olio che penetra bene negli strati profondi e rilascia i suoi principi attivi.
Ottimo rimedio per capelli sfibrati e opachi con punte secche che necessitano di una cura rigenerante, l'olio di mandorle dolci può essere utilizzato come impacco da applicare sui capelli prima dello shampoo, sono sufficienti 20-30 minuti per restituire morbidezza alla chioma.
Per detergere il viso, in alternativa ai saponi che molte volte contengono sostanze alcaline che influiscono sul suo equilibrio chimico fisiologico, il consiglio è usare l'olio di mandorla dolce: toglie le impurità che si accumulano quotidianamente sulla nostra pelle, non altera l'equilibrio naturale, ed è un'ottima sostanza idratante.
Ottimo emolliente per tutto il corpo dopo il bagno o la doccia, il consiglio è di pulite prima tutto il corpo sotto la doccia con un detergente delicato, cospargere la pelle di olio, rifare la doccia con acqua molto calda e terminate con l'acqua fredda. A questo punto la pelle è liscia e morbida, non è necessario applicare la crema.
Un ultima raccomandazione per resistere al freddo dell'inverno che attacca anche le nostre labbra: applicate una leggero velo di olio di mandole dolce sulle vostre labbra e la protezione è assicurata!

Mandorla e i filtri d'amore!

Originaria dell'Asia, la mandorla cresceva già nell'età della pietra e presumibilmente venne coltivata a partire dall'età del bronzo, diventando il primo frutto lavorato dell'antichità. Questa pianta è quella che fiorisce per prima, e una leggenda greca ne svelerebbe il perché. “Demofonte e Fillide stavano per unirsi in matrimonio, quando il futuro sposo, per l’improvvisa morte del padre, fu costretto a tornare ad Atene. Demofonte, partito promettendo di tornare entra breve tempo, ritardò così tanto, che Fillide per nostalgia d’amore s’impiccò. Sulla sua tomba, come simbolo di dolore, nacque un albero di mandorlo dalle foglie inaridite. Tre mesi dopo, Demofonte ritornò e, scoperta la tragedia, andò a versare lacrime disperate sull’albero spoglio del sepolcro della sua cara. Fu allora che gli dei, colpiti da tanta prostrazione, gli lanciarono un segno dell’amore di Fillide, facendo ammantare il mandorlo, prematuramente rispetto alle altre piante, di una chioma verde ricolma di splendidi fiori”. Presso gli antichi Romani, la mandorla era ritenuta un rimedio contro l’ubriachezza. Plutarco narra di un medico che, ospite del figlio dell’imperatore Tiberio, sfidava sfrontatamente chiunque a bere del vino. Il mistero della sua “forza” rimase inaccessibile fino al giorno che fu sorpreso a mangiare mandorle prima del pasto. Inquisito per lo strano comportamento, confessò che se non avesse mangiato quei frutti, anche una minima quantità di vino gli avrebbe dato alla testa. Carlo Magno contribuì alla diffusione del mandorlo, perché considerato una pianta che donava un cibo completo, dalle proprietà stimolanti e curative. Nel Medioevo la mandorla divenne uno degli ingredienti più usati sia nella cucina di corte che per gli afrodisiaci e i filtri d’amore. Tale successo era legato oltre che alle proprietà nutrienti e corroboranti del frutto, contiene quasi il doppio delle proteine della carne di manzo, anche alla sua forma che s’immaginava rappresentasse l’organo femminile pronto ad aprirsi nell’atto di generare la vita. L'usanza di regalare e mangiare confetti di mandorle in occasione di nozze e battesimi deriva proprio dal valore simbolico di prosperità collegato alla mandorla. Analogamente nella tradizione araba sia le mandorle intere che i dolci a base di pasta di mandorle venivano apprezzati per i reconditi poteri afrodisiaci. Con questi frutti si preparava anche una bevande energetica: il latte di mandorle , la cui ricetta sembra venne sperimentata nei monasteri. Questo latte era anche una vera risorsa di tutta la cucina aristocratica: fondo di cottura per brodi, addensante per salse, componente per dolci ecc. La medicina umorale medioevale riponeva grandi aspettative nelle mandorle, prescrivendole nei casi di deperimento per ringiovanire e potenziare l'attività sessuale, tanto che nel XVI sec. il medico-botanico Mattioli dichiarava: "... molti le usino ne restaurativi e nelle medicine che aumentano il coito". Per tutto il '700 le mandorle ebbero fama di afrodisiaci, diventando ingrediente essenziale anche dei biscotti "restaurativi". Altro prodotto derivato dalle mandorle è l'olio, già conosciuto in epoca classica, ottenuto dalla spremitura a freddo dei semi sia di mandorle dolci che amare. L’olio di mandorle amare, buono nelle preparazioni dolci, non è utilizzato ad uso esterno perché ricco di acido cianidrico, potente veleno. L’olio spremuto dalla mandorle dolci viene impiegato soprattutto in cosmesi: -combatte l'invecchiamento cutaneo; -efficace contro le smagliature, soprattutto nel periodo di gravidanza; -ideale nel trattamento delle pelli secche e arrossate; -attenua il prurito in caso di morbillo, varicella ed eczema; -rigenera i capelli sfibrati e opachi.

I dolci alle Mandorle!

Tutti i dolci che si preparano rimandano al mondo arabo e alle origini asiatiche della mandorla. Le mandorle amare contengono acido prussico (acido cianitrico prodotto dall’amigdalina) e non vanno dunque consumate in grande quantità. In pasticceria si utilizzano per preparare gli amaretti.
L’utilizzo della mandorla per la preparazione di dolci è molto vasto, ogni provincia o, addirittura, ogni città utilizza questo squisito frutto per la realizzazione di piatti tipici.
Il Marzapane o Pasta Reale è, realmente, il principe tra dolci di mandorla. Si prepara con farina di mandorle o, in alternativa, con mandorle non tostare e frullate, e zucchero a velo in parti uguali. All’impasto viene data generalmente la forma di frutta o verdura utilizzando dei coloranti par alimenti (mandarini, fichi, ciliegie, pomodori, mele, uva, pesche, banane ...).
Un utilizzo molto diffuso della mandorla è nella preparazioni di torroni e croccanti nei quali il gusto del frutto viene esaltato dal miele degli Iblei (arancia, carrubbo, tiglio, millefiori mediterraneo).
Nelle pasticcerie di Avola si può trovare un dolce tipico di nome "Facciuna"; veniva prodotto nei conventi del circondario dalle monache che utilizzavano mandorle, zucchero, albume, miele, cannella e un po' di cacao. Vale la pena di assaggiarlo magari accompagnato agli originalissimi "carrubbini" realizzati con un impasto di mandorle, arance e farina di carrubbe.
Una tra le bevande più dissetanti preparata con le mandorle, oltre all'orzata, è il latte di mandorla, una bibita dissetante utilizzata soprattutto nelle caldi estate dei Paesi Mediterranei e, contemporaneamente molto energetica (la mandorla contiene una significativa percentuale di proteine, preziose vitamine del gruppo B1 e B2, ferro e calcio). Si prepara con le mandorle dolci e lo zucchero. Le mandorle si spellano, dopo averle immerse in aqua bollente, si pestano e si lasciano riposare dodici ore in una terrina coperte da acqua fredda. Dopo aver filtrato il composto con una tela a trama larga si porta il liquido ad ebollizione con lo zucchero per circa dieci minuti. Lo sciroppo va servito allungato con aqcua freschissima.
Con il latte di mandorla si prepara anche la granita di mandorla, tipica prelibatezza siciliana della quale si può gustare anche la variante alla mandorle tostate.
Il Biancomangiare è una preparazione dolce e delicata curiosamente tipica di due regioni italiane molto lontane tra loro: La Sicilia e la Valle d’Aosta. Deve il suo nome al fatto che nella composizione prevalgono ingredienti di colore bianco: latte o polvere di mandorle. In Valle d’Aosta il Biancomangiare prende il nome di Blanc Manger e si prepara in due versioni, la prima è fatta con latte di mandorla, la seconda, più elaborata, utilizza il latte di mucca.
In Sicilia il Biancomangiare è un piatto preparato con mandorle tritate, zucchero, amido, buccia di limone, cannella e messa a raffreddare in forme di terracotta. Generalmente viene servito su una foglia di limome, un piacere per gli occhi e il palato.
Molto probabilmente il Biancomangiare fu preparato per la prima volta in Francia poiché nei più antichi ricettari è frequente la presenza di termini come: blanche mangieri, balmagier, bramangerè. Si diffuse in Italia intorno all’XI secolo e viene nominato tra i piatti del celebre banchetto organizzato da Matilde di Canossa per la riappacificazione tra il Papa e l’Imperatore.

La Mandorla in Sicilia!

"Era inevitabile: l’odore delle mandorle amare gli ricordava sempre il destino degli amori contrastati" (Gabriel Garcia Marquez, L’Amore ai tempi del Colera).
Secondo una antichissima leggenda il mandorlo nacque da uno di quegli amori disgraziati che vedevano protagonisti gli eroi, gli uomini o l’intera famiglia degli dei.
Gli antichi Greci narravano che Fillide, una principessa Tracia, incontrò Acamante, figlio di Teseo, sbarcato nel suo regno per una sosta durante la navigazione verso Troia.
I due giovani si innamorarono perdutamente ma Acamante fu costretto a proseguire con gli Achei per combattere nella guerra di Troia. La giovane principessa, dopo aver atteso dieci anni che finisse la guerra, non vedendolo tornare con le navi vittoriose si lasciò morire per la disperazione.
La dea Atena, commossa da questa struggente storia d’amore, decise di trasformare Fillide in uno splendido albero di mandorlo. Acamante in realtà non era morto e quando seppe che Fillide era stata trasformata in albero abbracciò la pianta che per ricambiare le carezze fece prorompere dai suoi rami fiori anziché foglie. L'abbraccio si ripete ogni anno quando i fiori del mandorlo annunciano la primavera.
Il mandorlo, nelle due varietà dolci o amare, appartiene alla famiglia delle Rosacee e fin dall’antichità si diffuse nei Paesi del Mediterraneo, in Asia e in Africa, per la sua bellezza e per il suo preziosissimo seme: la mandorla. In Sicilia sbarcò insieme ai Fenici e il suo uso si diffuse successivamente nelle colonie greche. Veniva utilizzato in cucina per la preparazione di squisiti dolci ma si traeva da esso anche l’olio che, a partire dal Medioevo, talvolta, si sostituiva al più costoso olio di oliva.
Sono molte le implicazioni simboliche della Mandorla tra le quali la più diffusa è quella dell’iconografia tradizionale medievale. La mandorla circonda spesso il Cristo o la Vergine Maria a significare che la natura divina è contenuta all’interno di quella umana. Quest’iconografia è frequente anche nella pittura rinascimentale.
All’inizio del secolo scorso la provincia di Agrigento era il primo produttore mondiale e la mandorla rappresentava la principale fonte di reddito. Venivano coltivate circa 752 specie.
La massima diffusione si ebbe negli anni '60 con circa 200 mila ettari di terreno impiantati a mandorleti. L'azione dell’uomo per impiantare il mandorlo viene a modificare in parte il paesaggio: colline brulle vengono, con dura fatica, terrazzate con muri a secco dove vengono "seminati" delle mandorle amare. Dopo un anno il piccolo alberello di mandorlo viene innestato.
Di questo frutto nulla veniva perduto: la legna della potatura serviva ad alimentare i forni per la cottura del pane, con il mallo esterno si lavorava un tipo di sapone molle chiamato "scibina", il guscio veniva utilizzato per alimentare i bracieri in casa.
Agrigento non detiene più questo primato che tuttavia si sta cercando di recuperare. In primavera si svolge in questa città la sagra del "mandorlo in fiore" che ricopre la Valle dei templi di un delicato manto bianco e rosa simile a quello di una sposa che annuncia la primavera. (A proposito di spose, sembrerà strano ma le mandorle sono molto utilizzate anche nella cucina dei Paesi settentrionali dell'Europa e in Svezia sono protagoniste di una tradizione molto simpatica. Alla vigilia di Natale si prepara un dolce di riso all'interno del quale viene nascosta una mandorla. La persona che la trova sarà la prima a sposarsi).
Se la festa dei mandorli ad Agrigento è la più conosciuta non bisogna dimenticare, in Sicilia, la bellezza delle coltivazioni delle campagne di Noto, nel siracusano. Da questa zona provengono i frutti più profumati, quelli più ricchi di proteine e di essenze e tra tutte le varietà una particolare menzione merita la Pizzuta di Avola, la più elegante tra tutte le mandorle, impareggiabile per forma e gusto. Piattissima, ovoidale e regolare è perfetta per la confetteria più fine ma anche per la preparazione dei dolci siciliani.

La Mandorla!

Uso in cucina
Le mandorle sono un ingrediente molto utilizzato in diverse cucine tradizionali, sia nel dolce che nel salato. Si raccolgono a mano in aprile e in maggio oppure a giugno-luglio e sono usate per confetti, biscotti, pasticcini, marzapane. Sono inoltre ampiamente usate nell'industria cosmetica, che applica l'olio di mandorla come base per impacchi e creme. Una tra le bevande più dissetanti preparata con le mandorle è il latte di mandorla, una bibita dissetante utilizzata soprattutto nelle caldi estate dei Paesi Mediterranei e, contemporaneamente molto energetica (la mandorla contiene una significativa percentuale di proteine, preziose vitamine del gruppo B1 e B2, magnesio, ferro e calcio). Si prepara con le mandorle dolci e lo zucchero. Le mandorle si spellano, dopo averle immerse in acqua bollente, si pestano e si lasciano riposare dodici ore in una terrina coperte da acqua fredda. Dopo aver filtrato il composto con una tela a trama larga si porta il liquido ad ebollizione con lo zucchero per circa dieci minuti. Lo sciroppo va servito allungato con acqua freschissima. L'orzata, erroneamente e diffusamente creduta bevanda a base di mandorle, è invece una bevanda dolce e dissetante a base di benzoino.
Mandorle amare e armelline: avvertenze
Le mandorle possono risultare dolci o, più raramente, amare. Si definiscono armelline, i semi dei noccioli dell'albicocca. Le mandorle e le armelline contengono tracce di acido cianidrico. Più sono amare più sono velenose. Tra i sintomi che possono evidenziarsi dopo aver ingerito da 40 a 70 mandorle amare vi sono: eccitazione, mal di testa, vertigini, spasmi muscolari, problemi di respirazione e morte improvvisa.Tuttavia in dosi minime vengono largamente impiegate in preparazioni come gli amaretti, cui danno un gusto particolare e inconfondibile.
Nella cosmesi
Dal frutto del mandorlo si estrae, tramite spremitura a freddo, un olio limpido e inodore che si usa come emolliente per le pelli secche e sensibili. L'olio di mandorle dolci è altamente eudermico, non comedogenico e di facile assorbibilità, ricco in vitamina E, B e minerali. Può essere usato come olio da massaggio, aromatizzato con oli essenziali (in concentrazione tra lo 0,5 e il 3%) per profumare la pelle e usato come base per unguenti e creme da massaggio.
Informazioni nutrizionali
Come tutti i semi oleaginosi le mandorle hanno un alto contenuto calorico, pari a circa 500-600 kcal/100g e sono costituite dal 50% in lipidi. Vanno quindi consumate con parsimonia se si teme il sovrappeso e le patologie ad esso correlate. La mandorla dolce contiene dai 18 ai 22 gr di proteine, 54-55 gr di grassi (in larga parte insaturi), 19-20 gr di carboidrati e circa 12 gr di fibre. La vitamina E è dai 23,6 ai 26 mg su 100 gr di prodotto edibile. Il minerale più rappresentato nella mandorla è il magnesio (100 gr di mandorle sgusciate ne contengono 270 mg circa). Il ferro è circa 3 mg, il calcio 220 mg.
Qualità nutrizionali delle mandorle
Le mandorle sono un'ottima fonte di grassi "buoni", poiché ben l'83% delle calorie di questo alimento provengono da questo nutriente e di questi, la maggior parte sono monoinsaturi, il che le rende benefiche per l'apparato cardiocircolatorio, anche se non apportano una quantità significativa di grassi essenziali, al contrario di altri tipi di frutta secca come le noci.
A conferma di ciò un recente studio ha dimostrato come un consumo abituale di questo alimento abbassi i livelli ematici di colesterolo e trigliceridi. Questo vale per chi non è sovrappeso, essendo quest'ultima una condizione molto più sfavorevole nei confronti dei fattori di rischio delle malattie cardiovascolari.Le mandorle sono anche un'ottima fonte di magnesio e vitamina E, e sono il tipo di frutta secca con il più elevato contenuto di fibre (12%). Come tutti gli alimenti prevalentemente lipidici, il loro consumo va controllato con attenzione valutando sempre le quantità che ci possiamo permettere.
Varietà di mandorle
La mandorla è originaria dell'Asia Minore, da dove si diffuse fin dall'antichità in tutti i paesi del Mediterraneo.Esistono due varietà: la mandorla dolce e quella amara. Quest'ultima viene utilizzata in piccole dosi in pasticceria e non va consumata cruda poiché contiene una sostanza tossica, l'acido prussico, che viene inattivato con la cottura.
Disponibilità delle mandorle
Le mandorle fresche si trovano in primavera, secche tutto l'anno.
Guida all'acquisto delle mandorle
Possibilmente andrebbero acquistate in confezioni sigillate. Se sfuse, assicuratevi che il negozio abbia un rapido ricambio, che siano conservate in recipienti chiusi e annusatele per sentire se hanno un odore rancido.Gli acidi grassi mono e polinsaturi, infatti, irrancidiscono facilmente se esposti a luce, aria e calore. Il problema è molto limitato se le mandorle sono protette dal loro guscio.
Conservazione delle mandorle
Le mandorle si conservano ottimamente all'interno del loro guscio. Se sgusciate, vanno conservate il più possibile al riparo da luce, aria, calore. Può essere indicato congelarle se si vogliono conservare per lungo tempo.
Preparazione delle mandorle
Per esaltarne il sapore si possono tostare in una padella antiaderente a fuoco medio per 5 minuti, finché non sono dorate e croccanti, oppure in forno a 180 gradi per qualche minuto. Per sminuzzarle, utilizzate un frullatore accendendolo e spegnendolo a intermittenza, senza esagerare altrimenti otterrete una poltiglia oleosa. Se le utilizzate per fare una torta, potete tritarle insieme a un cucchiaino della farina che utilizzerete in seguito, per evitare la separazione dell'olio.

Ricette a base di arachidi!

Croccantini alle Arachidi

Ingredienti:
· 125 gr di farina con lievito
· 60 gr di farina per dolci
· 125 gr di zucchero
· 55 gr di zucchero di canna
· 1 uovo
· 90 gr di arachidi tostate
· 30 gr di cioccolato fondente a scaglie

Preparazione:
1. Portare il forno a 180°.
2. Lavorare il burro e gli zuccheri fino a formare una crema.
3. Unire l'uovo e continuare a mescolare.
4. Setacciare le farine ed aggiungerle alla crema, continuando a mescolare aggiungere le arachidi ed il cioccolato.
5. Mescolare con un cucchiaio di legno per ottenere un composto omogeneo.
6. In seguito lavorare l'impasto a mano e ricavare delle palline.
7. Schiacciare le palline e adagiarle su delle teglie da forno foderate con carta da forno.
8. Infornare per 15-20 min. Quindi sfornare e dopo qualche minuto trasferire i croccantini su una pirofila sulla quale si possano raffreddare.
9. Servire freddi.
Le arachidi non devono essere salati.
Burro di arachidi

Ingredienti (6 persone)
- 2 tazze di arachidi
- 3 cucchiai di olio di arachidi
- 1 cucchiaino di sale

Preparazione
Tritare finemente le arachidi, quindi aggiungere l'olio e frullare tutto insieme finché si sarà ottenuta la consistenza voluta.

Torta di arachidi

Questa è una torta un pò particolare perchè ha un gusto dolce/salato. Il dolce dell’impasto fa un pò a cazzotti con la copertura di arachidi salate.E’ un dolce che ha preparato mia zia durante il mio soggiorno in Liguria ed io l’ho fotografata e ho ricopiato la ricetta.Personalmente non gradisco i dolci molto burrosi ( e calorici eh) però a tavola l’ hanno gradito tutti e quindi ve la propongo lo stesso
Ingredienti:
- 4 uova
- 600 ml di zucchero
- 500 ml di farina 00
- 250 gr di burro
- 250 gr di arachidi tostate

Procedimento:Montare le uova con lo zucchero.
Aggiungere la farina e il burro fuso.
1. Amalgamare velocemente senza mescolare
troppo gli ingredienti.
2. Stendere su una placca da forno della carta forno e stendere il composto ottenuto. Livellare fino ad ottener uno strato omogeneo.
3. Stendere ora uno strato di arachidi tostate salate sulla torta.
4. Infornare 20 minuti a 170°.
5. Lasciar raffreddare, tagliare a quadrotti e servire.


Pollo Alle Arachidi
Ingredienti:
- 1 Pollo
- 200 G Arachidi Sgusciate E Tostate
- 20 G Burro
- 6 Cucchiai Olio D'oliva
- 1 Cucchiaio Farina
- Spezie miste in polvere

Preparazione:
Tagliare il pollo a pezzi, infarinarli e cuocerli lentamente nell'olio. Pestare le arachidi nel mortaio, metterle in una pentola con poca acqua e lasciarle cuocere con sale, pepe e spezie fino ad ottenere una crema alla quale unire il burro. Versare questa salsa sul pollo, cuocere ancora 10 minuti mescolando e unire, se occorre, un po' d'acqua calda.

Stufato Di Carne Alle Arachidi
Ingredienti:
- 75 Cl Acqua
- 450 G Carne Tagliata A Cubetti
- 3 Pomodori Maturi Sbucciati Tagliati A Cubetti
- 3 Cucchiai Pasta D’arachidi
- 2 Cucchiai Olio Di Arachidi
- 2 Cipolle Tritate
- 2 Spicchi Aglio Tritati
- 1 Patata Grande Sbucciata Tagliata A Pezzi
- 1 Cucchiaino Sale
- 1 Cucchiaino Pepe Nero
- 1 Peperoncino Verde Piccante

Preparazione:
In un tegame fate soffriggere la cipolla nell’olio di arachidi, insieme all’aglio, al pepe e al peperoncino tagliato a rondelle. Aggiungete la carne e fatela rosolare finché inizierà a prendere colore. A questo punto aggiungete i pomodori, le patate e la pasta d’arachidi sciolta nell’acqua. Abbassate la fiamma e proseguite la cottura con il coperchio per altri 45 minuti, finché la carne sarà tenera. Servite in tavola.

Pollo con arachidi e peperoni
Il pollo con arachidi è una ricetta adatta anche ai palati occidentali non troppo avventurosi e dove, comunque, il connubio fra i sapori delle arachidi e del pollo risulta intrigante e mai banale.
Ingredienti per 4 persone:
- 400 gr. di petti di pollo
- 1 cucchiaio di salsa di soia
- 1 pezzo di zenzero
- 1 peperoncino
- 1/2 tazza di arachidi
- 1 tazza di germogli di bambù
- 1 peperone rosso
- 1 peperone verde
- 1 cipolla media
- 1/2 tazza di brodo
- 2 cucchiaini di maizena
- Olio

Preparazione:
Tagliate la cipolla a fettine sottili, poi i peperoni a fettine di due centimetri e di questi dividete ogni fetta in altezza ricavandone tre pezzi rettangolari; se necessario sgusciate e pelate le arachidi. Fate il pollo a piccoli pezzetti e fateli marinare per mezz’ora in una ciotola con un cucchiaio salsa di soia, uno di cherry ed lo zenzero tritato mescolando bene il tutto.Fate soffriggere in olio abbondante le arachidi con il peperoncino per un minuto e poi mettetele da parte. Eliminate un poco di olio ed in quello rimanente iniziate a soffriggere la cipolla,con i germogli di bambù, i peperoni, dopo un minuto metteteli da parte e fate rosolare il pollo marinato per circa due minuti, poi versate nella padella il soffritto di cipolla, peperoni e germogli, il brodo, un cucchiaio di salsa di soia e la maizena mescolando bene finché il tutto non sarà ben amalgamato.Aggiungete le arachidi a tutto il resto, mescolate velocemente e servite in tavola.

sabato 21 giugno 2008

USA - L'energia dell'arachide!

Con un crescente numero di risultati delle ricerche che indicano che le arachidi possono avere un benefico effetto sulla salute, non è il momento di guardarle da un’ottica differente?Il grande sapore delle arachidi e del burro d’arachidi attira gente di tutte le età.Versatili e gustose, esse forniscono nutrienti chiave, particolarmente graditi ai vegetariani. Combinandoli con altri alimenti base (per esempio un sandwich con banana e burro d’arachidi o con arachidi e verdure fritte) è un ottimo modo per aumentare l’apporto di frutta e verdure.Meglio conosciute sotto forma di prodotti nel guscio, nocciole da snack e burro d’arachidi, le arachidi sono disponibili anche nelle seguenti forme:
Farina d’arachidi (al 12% o 28% di contenuto di grassi)
Usata sotto forma di rivestimento al gusto di burro d’arachidi e in gocce da cottura, la farina d’arachidi è ideale per il controllo della migrazione dei grassi e per l’esaltazione del sapore nei dolciumi riempiti di burro d’arachidi.
Arachidi granulate.
Aggiunge struttura e sapore ai dolciumi.
Burro d’arachidi
Cremoso, croccante o a basso contenuto di grassi, il burro d’arachidi è l’ingrediente più popolare per i dolciumi.
Olio di arachidi
L’olio aromatico di arachidi tostate può aggiungere una magnifica fragranza di arachidi tostate in molte pietanze. Molto noto nella preparazione di salse, condimenti, oli per cuocere o ovunque si voglia esaltare il gusto d’arachide di una pietanza.
Il risultato della ricerca mostra sempre più che le arachidi e il burro di arachidi possono avere effetti benefici sulla salute.
Queste scoperte danno un’eccellente opportunità ai prodotti a base di arachide provenienti dagli USA di essere posizionati come prodotti di alto valore per i consumatori europei e per l’industria di trasformazione alimentare europea.Tradizionalmente consumate sotto forma di snacks alle arachidi, di prodotti nel guscio e burro di arachidi, le arachidi stanno avendo un crescente ruolo nella preparazione di prodotti alimentari.L’impiego più famoso per la farina d’arachidi, disponibile al 12% e al 28% di grassi, è sotto forma di rivestimento al gusto di burro d’arachidi e in gocce per cottura. La farina d’arachidi è anche usata per le barrette ad alto contenuto proteico, nutrizionale, o dietetico, mix di salse secche e miscele stagionali.Nell’uso per la preparazione dei dolciumi, la farina d’arachidi aiuta il controllo della migrazione dei grassi ed esalta il gusto dei prodotti a base di burro d’arachide.Le arachidi granulate, affettate e a tocchetti possono essere impiegate al momento o, dentro dolci, snacks, cereali, gelati e prodotti al forno per aggiungere struttura e sapore. Gli oli e gli estratti d’arachidi sono usati per aiutare ad esaltare il gusto d’arachide in molti prodotti alimentari.Il forte sapore delle arachidi e del burro d’arachidi richiama i consumatori d’ogni età e le arachidi, insieme alla cioccolata, sono state per molto tempo partner di numerosi prodotti dolciari.I trasformatori americani d’arachidi, che devono far fronte a richieste particolari, sono in grado di offrire molti prodotti nuovi ed interessanti diversificati per gusto, rivestimenti e trasformazione.Questi prodotti sono disponibili sia all’ingrosso, sia al dettaglio. Burro d’arachidi, nocciole tostate e aromatizzate, arachidi col guscio tostate e salate, arachidi granulate, farina d’arachidi, olio d’arachide (raffinato e crudo), olio ed estratto aromatico sono disponibili dai venditori d’arachidi statunitensi, dai tostatori e dai produttori.Le arachidi non sono solo delle nocciole. Esse sono legumi che maturano sottoterra e spesso ci si riferisce ad esse come nocciole di terra.I consumatori sono sorpresi di sapere che, nonostante il nome, il burro d’arachidi non contiene per niente burro! Le arachidi e il burro d’arachide possono essere meglio descritti come fornitori di una “energia nutritiva, poiché contengono molte proteine, energia e fibre, come pure offrono un generoso apporto di vitamine, minerali e molto altro. Solo negli ultimi anni le proprietà protettive delle arachidi hanno cominciato ad essere riconosciute.Le arachidi e il burro d’arachidi sono alimenti gustosi da mangiare perché sono confezionati con nutrimenti.Nonostante il loro apporto relativamente alto di calorie, essi possono essere parte effettiva di una dieta per ridurre il peso.E’ stato mostrato che spuntini quotidiani d’arachidi sono un efficace metodo per persone di peso medio per controllare la fame.Le arachidi e il burro d’arachide non solo sono buoni, ma sono facili da usare e vanno d’accordo con le raccomandazioni per vivere in buona salute.Essi sono uno snack pratico da portare con sé, al lavoro, durante lo sport, o come parte di un pranzo pre-confezionato. I ragazzi beneficeranno del salto nutrizionale che le arachidi e il burro d’arachidi offrono: come snack attraente essi sono la soluzione ideale per la merenda, per esempio dopo la scuola.I panini al burro d’arachide sono sempre una buona riserva, con la frutta o l’insalata e un bicchiere di latte rappresentano una veloce ed equilibrata colazione in ogni momento del giorno e della notte!Le arachidi, il burro d’arachide e la prevenzione della malattia; la base di una realtà crescente.“Alcuni cibi una volta ritenuti non salutari semplicemente a causa del loro contenuto di grassi (per esempio le nocciole) hanno cominciato ad essere parti importanti di diete indicate per pressioni basse, per il colesterolo, per controllare il peso e per raggiungere una secondaria prevenzione delle malattie coronariche, oltre che aggiungere sapore, varietà e struttura ai piatti.”Lo scienziato della nutrizione di Harvard, dottor Frank HU, recentemente ha rivisto la nostra comprensione del potenziale ruolo benefico delle nocciole come alimento regolare della dieta. Egli ha concluso che “ un decennio di indagini epidemiologiche e studi clinici ha trasformato l’immagine delle nocciole da uno snack ingrassante ad un salutare e benefico cibo per il cuore” [1].Questa ricerca si rivela nei suggerimenti provenienti da alcuni esperti nutrizionali per una nuova piramide alimentare da usare nei paesi sviluppati che pone le nocciole, le arachidi e altri legumi più vicini alla base quotidiana del modello, indicando che essi dovrebbero essere visti come cibo per una consumazione più frequente.Un tale modello dietetico rifletterebbe quello tradizionale d’alimentazione in Asia, America Latina e nel Mediterraneo che è stato visto avere effetti benefici sulla salute.
Una dieta a moderato contenuto di grassi che include le arachidi aiuta a perdere peso.
In passato le considerazioni riguardo al contenuto di grassi di nocciole e arachidi hanno spesso animato le discussioni dei professionisti e dei consumatori verso questi alimenti.Più recentemente, tuttavia, è stato dimostrato che nocciole e burro d’arachidi sono elementi utili per il successo delle diete per ridurre il peso, nelle quali i soggetti mantenevano la perdita di peso anche dopo due anni e mezzo. Questo è un fattore decisivo negli atteggiamenti che cambiano. Un attento studio è stato svolto da Kathy McManus e colleghi al Brigham e Women’s Hospital/ Harvard University. Tale studio ha incluso arachidi e burro d’arachidi tra i cibi a moderato contenuto di grasso (35% d’energia da grassi) del programma d’alimentazione di stile mediterraneo con un valore massimo di 1200 e 1500 calorie giornaliero ammesso per i 101 uomini e donne dello studio. [2].Nel lungo termine, la perdita di peso come risultato della dieta a moderato contenuto di grasso fu considerevolmente migliore di quello ottenuto con una dieta a basso contenuto di grassi (20% d’energia da grassi) e in più ci furono benefici nutrizionali come l'aumento del consumo di vegetali e di fibre.Sul sito internet dell’American Peanut Council (APC) www.peanutsusa.org.uk/uu3 si possono trovare esempi di programmi di diete settimanali usati in questo studio (nelle versioni a 1200 e a 1500 calorie) che sono state adattate nello specifico per il Regno Unito.
Nocciole e arachidi a basso rischio di malattie del cuore.
Il professor Penny Kris-Etherton e colleghi della Pennsylvania State University hanno rivisto i risultati di cinque studi epidemiologici e di 11 sperimentazioni cliniche sugli “effetti delle nocciole sui rischi di malattie coronariche al cuore”. [3]. Essi sono giunti alle conclusioni che c’era una consistente evidenza riguardo il favorevole profilo degli acidi grassi delle nocciole, incluse le arachidi, che hanno molti acidi grassi insaturi e pochi acidi grassi saturi, contribuiscono a ridurre il colesterolo e quindi riducono il rischio di malattie coronariche per il cuore.Essi hanno scoperto, inoltre, che le fibre dietetiche e altri costituenti bioattivi delle nocciole possono avere, se consumati regolarmente, addizionali effetti cardioprotettivi. Recentemente, ricercatori della Pur due University negli USA hanno affermato che un regolare consumo d’arachidi migliora gli indicatori di rischio di malattie coronariche in soggetti in buona salute conferendo benefici ottimi [4].Ciò ha dimostrato che ci sono molte più cose nelle arachidi che hanno benefici effetti sul cuore oltre che avere grassi insaturi.Il team della Purdue Univesity ha studiato gli effetti dell’assunzione d’arachidi nella dieta giornaliera di 15 uomini e donne in buona salute.Tutti i partecipanti seguirono tre differenti diete in cui 500 calorie d’arachidi (circa 90 ) furono incluse in ognuna di loro: una dieta libera, senza guida dietetica; un trattamento addizionale della dieta in cui un’extra quantità di 500 calorie d’arachidi è stata aggiunta alla dieta solita; un trattamento di sostituzione in cui le arachidi sono state sostituite da 500 calorie di grassi nella loro dieta solita.Un’interessante scoperta è stata che l’apporto energetico totale non cambiava significativamente nessuno di questi regimi, confermando così ancora una volta che le arachidi non contribuiscono all’aumento di peso. Infatti, molti dei partecipanti hanno riferito di non essere stati capaci di consumare tutte le arachidi, poiché erano naturalmente sazi, smentendo così un altro mito e cioè che la gente non è in grado di smettere di mangiare arachidi.I risultati della Purdue hanno confermato che mangiare arachidi effettivamente riduce il livello dei trigliceridi nel sangue. In aggiunta, l’assunzione di nutrimenti di valore che possono aiutare a ridurre il rischio di malattie cardiache, come magnesio, acido folico, vitamina E, rame e arginina era significativamente aumentato.Il responsabile delle ricerche Dottor Richard Mattes commentò: ”Volevamo determinare l’impatto del consumo d’arachidi sulla qualità dell’alimentazione. Abbiamo scoperto che includendo le arachidi nella dieta fa sì che aumenti significativamente l’assunzione di magnesio, acido folico, fibre, rame, vitamina E arginina, tutti elementi che giocano un ruolo importante nella prevenzione delle malattie cardiache”. [4]Questi risultati hanno mostrato che il consumo d’arachidi incrementa effettivamente il livello di magnesio e acido folico.Mangiare le arachidi durante questo studio ha consentito ai soggetti di aumentare l’apporto di magnesio e di folate rispettivamente dal 70% e 80% a quasi circa il 100% della razione giornaliera consigliata per entrambe le sostanze. [4]
Ridotto rischio di diabete di tipo 2 grazie alle nocciole e al burro d’arachidi.
Il diabete di tipo 2 è un crescente problema globale con enormi implicazioni mediche ed economiche associate. Nel Regno Unito 3 persone su 100 hanno il diabete e il 75% di tipo 2. In Olanda più di 440.000 persone hanno il diabete di tipo 2 e il numero è in continua crescita. In Germania, gli specialisti hanno recentemente messo in guardia sulla possibilità che il numero dei diabetici possa raggiungere i dieci milioni nell’arco di dieci anni. Generalmente in Europa ci sono diversi milioni di diabetici non conclamati, ossia che non sono stati ancora identificati o trattati.Diete semplici, attività giornaliera e cambiamenti di peso sono fattori importanti nel raggiungimento della riduzione del rischio diabete nella popolazione in genere. Come mostrano recenti ricerche, arachidi e burro d’arachidi come parte di una dieta bilanciata, hanno un ruolo importante.Scienziati della Harvad School of Public Health di Boston, USA, hanno studiato l’associazione tra il consumo di nocciole e burro d’arachidi e il rischio di diabete di tipo 2 in 83818 donne provenienti dalla Nurses’ Health Study d’età compresa tra i 34 e i 59 anni, senza precedenti di diabete, malattie cardiache o cancro e con più di 16 anni di controlli.Hanno scoperto che mangiare nocciole e burro d’arachidi era inversamente associato al rischio di diabete di tipo 2 in funzione dell’età, della massa corporea, della storia familiare di diabeti, dell’attività fisica, del fumo, dell’alcool e dell’apporto totale di calorie.La riduzione del rischio associato con le nocciole e con il burro d’arachidi era maggiore in quei soggetti che ne hanno avuto il più alto consumo regolare. Quelli che non hanno quasi mai mangiato nocciole non hanno modificato il rischio di sviluppare il diabete tipo 2; quelli che hanno consumato nocciole (porzioni di 28 ) meno di una volta a settimana, hanno ridotto il rischio dell’8%, quelli che ne hanno consumato da una a quattro volte la settimana hanno ridotto il rischio del 16%; mentre quelli che ne consumano più di 5 volte la settimana hanno portato questa percentuale al 27%.Le modifiche dovute ad altri fattori, quali diete grasse e le fibre dei cereali, non modificano i risultati. [5]Le donne che hanno consumato burro d’arachidi più di cinque volta la settimana (l’equivalente di 5 cucchiai o, 75g.- ) hanno ridotto il rischio di sviluppare il diabete tipo 2 del 21% rispetto a donne che non hanno mai mangiato burro d’arachidi.[5]I ricercatori hanno suggerito che arachidi e burro d’arachidi potrebbero ridurre i rischi in molti modi. Il loro principale grasso monoinsaturo potrebbe influenzare positivamente la sensibilità dell’insulina; sono ricche in fibre e in magnesio; hanno un relativamente basso tasso glicemico e ci potrebbero essere altri elementi, come vitamine, minerali, antiossidanti e proteine di base che potrebbero esercitare un effetto positivo.Per quanto riguarda l’aumento di peso, gli autori dello studio di Harvard hanno concluso: “ Ci sono stati dei casi in cui un frequente consumo di nocciole potrebbe aver indotto un aumento di peso e un aumento del rischio di malattie coronariche a causa del loro alto contenuto di grassi.Tuttavia, nei nostri ambienti, non siamo riusciti a trovare un apprezzabile associazione tra il consumo di nocciole e il cambiamento di peso…Questi risultati contraddicono la credenza comune che l’assunzione di alimenti ad alto contenuto di grassi provoca obesità e malattie cardiache”. [5]Il consiglio pratico del team di Harvard è stato semplicemente:” Data l’associazione inversa osservata tra le nocciole e il rischio di malattie coronariche e del diabete tipo 2, è raccomandabile un regolare consumo di nocciole in sostituzione dei prodotti derivati del grano, o carni rosse, che eviterebbero l’aumento dell’apporto calorico” [5].Queste sostituzioi sono facili da fare: il burro d’arachidi è un ideale alternativa alle salse ricche di grassi saturi e una piccola manciata di nocciole è un nutriente denso che sazia e sostituisce gli snack di carboidrati raffinati.
Gli steroidi della pianta delle arachidi contro il cancro
Gli steroidi della pianta presenti nelle nocciole, nei semi, nelle arachidi e in altri legumi stanno diventando ben noti sia per la loro capacità di abbassare il livello di colesterolo, sia per le loro proprietà inibitorie del cancro.Studi provenienti dal laboratorio nutrizionale del dottor Atif Award alla State University di New York di Buffalo mostrano le proprietà inibitorie del cancro e il modo d’agire dei fitosteroidi – in particolare il beta-sitosteroide, che abbonda nelle arachidi.Il team del dottor Award ha prodotto testimonianze che il fitosteroide nei cibi come le arachidi, i fagioli, l’olio d’oliva e l’olio di arachidi sembra ridurre la crescita del tumore alla prostata di oltre il 40% e ridurre la diffusione delle cellule cancerogene alle altre parti del corpo di quasi il 50%.[6]“Questi studi dimostrano per la prima volta,” dichiara il professor Awrad,”che i fitosteroidi che esistono normalmente nella nostra dieta, in cibi come arachidi e fagioli, possono proteggere contro il cancro alla prostata.”I suoi precedenti studi hanno mostrato che i fitosteroidi possono anche offrire protezione per i tumori al colon e al seno.I risultati per il cancro alla prostata sono stati ancora più incoraggianti, sia quando i fitosteroidi sono usati come supplemento alla dieta sia quando sono direttamente introdotti in culture di cellule cancerogene.[6]Arachidi e burro d’arachidi aiutano a rispondere alla domanda “ come posso scegliere un cibo che sia buono, facile da preparare e che si sposi con le raccomandazioni del vivere in salute?”. Poiché si combina bene col mangiare in ogni momento e in ogni luogo, esso può aiutare le persone a mangiare bene senza spendere molto tempo e molto denaro. Questa buona notizia sulla nutrimento delle arachidi è un incentivo in più per le persone a tornare a mangiare i vecchi alimenti preferiti o di provarli per la prima volta.Così, se pensavate che le arachidi fossero solo per occasioni speciali, ora è il momento di gustare il loro sapore e la loro bontà più spesso.Nessuna giustificazione di quando e di come devono essere mangiate, il grande sapore delle arachidi americane e del burro d’arachidi vi sorprenderà.Ed è bello sapere che potrebbero anche farvi sentire meglio.Il sito internet dell’APC, www.panutsusa.org.uk/uu3 ha ricette per snacks, insalate e piatti principali contenenti arachidi e burro d’arachidi.La loro versatilità e la possibilità di essere gradito in tuta Europa offre molte opportunità ai consumatori di fare entrare questi prodotti nel proprio menu quotidiano e anche un aiuto nel ridurre i rischi di malattie.

Allergia da arachidi!

I fatti. Secondo recenti interviste, molte persone dichiarano di soffrire di alcune forme di allergia alimentare. In realtà, la percentuale attuale di individui realmente allergici al cibo è molto inferiore di quella che la gente percepisce; forse il 2% della popolazione. Qui di seguito ci sono diverse domande riguardo all’allergia alimentare in generale e l’allergia da arachidi in particolare.
Il consumo generale di arachidi?Cos’è l’arachide? Le arachidi provengono da una pianta (Arachis hypogea) il cui frutto è un guscio contenente l’"arachide” e che cresce sottoterra.Strettamente palando, un’arachide è, in effetti, un legume, come fagioli e piselli.
Dove sono prodotte le arachidi? Oltre agli Stati Uniti, altri paesi produttori di arachidi sono l’Argentina, la Cina, l’India, l’Indonesia, il Nicaragua, il Senegal, il Sud Africa e il Vietnam.
Quante arachidi sono consumate in Europa? Ogni anno più di 450.000 tonnellate di arachidi sono importate in Europa, più di metà delle quali sono processate e confezionate come prodotti snack per il consumatore.Circa il 25% è usato principalmente nella produzione di burro di arachidi e dolciumi. Il resto è usato per diversi altri scopi, inclusi i prodotti da panetteria.
Le arachidi hanno un reale valore nutrizionale?Le arachidi contengono proteine e fibre e procurano molte delle vitamine e dei minerali essenziali per una dieta salutare, inclusi la vitamina E, tiamina, riboflavina, ferro, zinco, potassio calcio e magnesio. Le arachidi sono di natura prive di colesterolo, un valore aggiunto per la salute del consumatore.
Reazioni allergiche.Quali sono le principali cause delle reazioni allergiche?Secondo la Britsh Allergy Foundation, la più comune allergia nel Regno unito è la febbre da fieno che affligge oggi circa il 20% di tutte le persone che soffrono di allergia.Un’altra comune allergia è la puntura d’insetto. I principali alimenti che sono associati con l’allergia alimentare sono il latte, le uova, il pesce, i crostacei, le arachidi, le nocciole, il frumento e la soia.
Esattamente cos’è un’allergia alimentare? Un’allergia alimentare è una reazione ad un alimento altrimenti innocuo o componente di alimenti, che coinvolge il sistema immunitario del corpo.Una reazione avviene, quando il sistema immunitario del corpo risponde in maniera anomala alla proteina o alle proteine di un particolare alimento. Il corpo reagisce inondando con istamine e altri prodotti chimici per eliminare quello che è percepito come un invasore del corpo. Reazioni a alimenti o a ingredienti di alimenti che non interessano il sistema immunitario sono chiamate intolleranze alimentari o sensibilità.
L’allergia da arachidi è pericolosa? Sebbene una reazione allergica da latte e uova ha un’evenienza circa doppia rispetto a quella da arachidi, le reazioni allergiche da nocciole e arachidi possono essere severe.In un esiguo numero di individui, arachidi e nocciole sono potenzialmente mortali.
Quante arachidi sono necessarie per causare una reazione? Recenti testimonianze hanno mostrato che anche piccole quantità di arachidi possono essere sufficienti per causare la principale reazione in quei pochissimi individui che sono pesantemente allergici.
Le allergia sono ereditarie? Recenti sondaggi indicano una crescente probabilità che bambini possano essere allergici se esiste una storia familiare di allergie e disturbi atipici.Non c’è prova che il diventare sensibili ad alimenti come le arachidi sia solo un fatto ereditario.
Come posso sapere se sono allergico? Le reazioni allergiche possono essere progressive in intensità, per questo una prima reazione può essere alquanto leggera.In generale, i primi sintomi da osservare sono una sensazione di pizzicore, prurito o gusto metallico in bocca, seguito da una sensazione di calore e di gonfiore della bocca che può essere ulteriormente seguito da gonfiore della gola e difficoltà a respirare.
Cosa posso fare se penso di essere allergico? Si dovrebbe per prima cosa consultare il proprio medico che valuterà la situazione. Chiedere un consulto con uno specialista per effettuare i test.
Posso effettuare da solo i test per l’allergia? Il modo più sicuro e consigliato per effettuare i test per l’allergia è tramite uno specialista in un ambiente medico controllato in modo appropriato.
Si possono consumare arachidi durante la gravidanza e l’allattamento? Non ci sono studi consistenti riguardo agli effetti della dieta durante la gravidanza sullo sviluppo di allergie alimentari. Come misura precauzionale, il 17 giugno del 1998, il Ministero della Salute divulgò un’avvertenza secondo la quale “ le donne in gravidanza o in fase di allattamento che soffrono di condizioni allergiche diagnosticate, o se il padre o fratelli del nascituro hanno una storia clinica riguardo tali condizioni allergiche, dovrebbero evitare di mangiare arachidi o cibi contenenti arachidi”.Il Ministero della Salute successivamente dichiarò che non c’è motivo per le donne incinte o in fase di allattamento che non rientrano in questa categoria di evitare di mangiare arachidi.
Si possono dare le arachidi a neonati e ai bambini? Se un neonato o un bambino ha allergie alimentari o ha una storia familiare di allergia al cibo o ad altro, è raccomandabile di posticipare la somministrazione di arachidi sino a dopo i tre anni di età. Ai bambini sotto i cinque anni di età non dovrebbero essere date le nocciole intere a causa del pericolo di soffocamento.
L’olio di arachide dovrebbe essere evitato? Il processo di raffinazione dell’olio rimuove la proteina dell’arachide che è responsabile dell’attivazione della reazione allergica. L’olio di arachide è comunemente usato come componente degli oli vegetali, come trasporto nei cibi lavorati o come emulsionante/lubrificante nei cosmetici.Recenti studi nel Regno Unito hanno mostrato l’assenza delle proteine nell’olio di arachide raffinato e nessuna reazione allergica all’olio d’arachide in chi soffre di quest’allergia. Comunque, gli oli che sono pressati a freddo per mantenerne la fragranza o l’olio che è stato usato per cucinare le arachidi contengono la proteina e, pertanto, dovrebbero essere evitati.
Esiste una cura?Non esiste una cura per l’allergia alimentare.Il continuo evitare tale alimento è l’unico trattamento certo, sebbene la ricerca medica è costantemente in cerca di trattamenti e soluzioni.
Quali tipi di attività di ricerca sulle allergie sono in corso?La ricerca è in corso per sviluppare i trattamenti di prevenzione e ridurre i sintomi delle allergie alimentari serie. Gli sforzi degli Stati Uniti di sviluppare un vaccino è focalizzato sull’identificazione e l’isolamento delle specifiche proteine dell’arachide che sono responsabili dell’insorgere delle reazioni allergiche. Sono stati fatti progressi considerevoli, ma bisogna aspettare ancora diversi anni prima che cominci la sperimentazione sull’essere umano. Finché il vaccino o altri trattamenti medici non saranno disponibili, evitare tale alimento è la forma migliore di prevenzione delle allergie alimentari.
Ci sono medicinali che possono essere usati?Se la patologia è nota, prodotti come inalatori (per aiutare a respirare) e le siringhe iniettori automatiche di adrenalina (epinefrina) per le reazioni più violente dovrebbero essere portate con sé in ogni momento.Parlare con il proprio medico per determinare il miglior ciclo di trattamento. Gli allergici dovrebbero anche considerare di indossare un braccialetto identificativo o un medaglione per allertare gli altri se hanno un problema.
Gli sforzi dell’industria. Qual è lo sforzo dell’industria dell’arachide per indirizzare l’allergia alimentare?L’industria dell’arachide sta lavorando in stretta collaborazione con il governo e con le associazioni dei consumatori, monitorando i problemi dell’allergia e i risultati della ricerca che sono pubblicati.Le associazioni industriali stanno diffondendo le informazioni ai loro membri, per assicurare che l’industria nel complesso sia informata sugli sviluppi correnti. Dove appropriato, molti produttori hanno modificato il loro modo di operare, acquisendo volontariamente un numero di procedure di nuovi processi per assicurare che tutti i prodotti che contengono arachidi siano chiaramente etichettati e che nessuna traccia di arachide sia trasferita dentro altri prodotti alimentari.
Posso credere a quello che c’è scritto sull’etichetta?Molti produttori e venditori del Regno Unito hanno volontariamente intrapreso una piena rivelazione dei potenziali alimenti allergeni. La regolamentazione europea consente di non etichettare gli ingredienti che costituiscono meno del 25% degli ingredienti del composto (per esempio, non è richiesto di elencare gli ingredienti del ripieno di una torta se costituisce meno del 25% della torta stessa).Sono in corso discussioni a livello europeo e internazionale per ridurre l’esclusione degli ingredienti dei composti, come pure di implementare una lista di potenziali cibi allergeni che devono sempre essere identificati.
Che succede, quando non c’è l’etichetta? Questa è l’area più difficile da controllare, poiché il cibo nei ristoranti, nel catering e altri alimenti non confezionati non hanno etichetta per il consumatore.In queste situazioni, il consumatore dovrebbe sempre chiedere se ci sono arachidi o prodotti derivati nella pietanza che sta ordinando. Se il dubbio persiste, quell’alimento dovrebbe essere evitato.
Potrebbero essere banditi gli alimenti che possono essere causa di reazioni allergiche?Esistono diversi pareri sull’argomento. Misure per escludere i cibi, come i divieti a scuola, potrebbero, infatti, indurre in un falso senso di sicurezza per il bambino e potrebbero essere un elemento di divisione, quando invece è necessaria la cooperazione.Per la maggior parte della popolazione, questi alimenti contribuiscono significativamente alla nutrizione e alla qualità della vita. I ricercatori e le associazioni dei consumatori sono pienamente in accordo che rimuovere le arachidi dalla dieta della popolazione generale non è più appropriato di altri cibi legati ad allergie, come per esempio il latte, le uova, le nocciole e i crostacei. L’educazione è la chiave per gestire e vivere con successo insieme alle arachidi e alle altre allergie alimentari.
Questi sono i FATTI…

Arachidi!


L'arachide (Arachis hypogaea) è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Fabaceae (o leguminose) originarie del Sud America. È una pianta annuale erbacea che raggiunge un'altezza fra i 30 e i 50 cm. Le foglie sono opposte pennate con quattro foglioline ognuna da 1 a 7 centimetri di lunghezza e 1-3 cm di ampiezza. I fiori sono tipicamente papilionati 2-4 cm di colore giallo con venature rossastre.
I semi di arachidi, detti anche spagnolette o noccioline americane, sono utilizzati per il consumo alimentare umano ed animale. Dai semi si ricava l'olio di arachide, oppure si consumano in pasta (burro d'arachide) o interi, dopo essere stati tostati.
I principali costituenti di un seme di arachide sono zuccheri, amido e protidi (per un totale del 30%) e olio (40-50%).
I prodotti
I semi di arachide vengono solitamente consumati dopo tostatura. Le applicazioni più frequenti sono come accompagnamento di aperitivi, dove si consumano tostati e salati oppure salati e zuccherati. Vengono inoltre ridotti in pasta per ricavare il burro di arachidi, creme spalmabili dolci o salate, gelati, croccanti al caramello e aggiunti, in pasta o in farina, a svariati prodotti da forno quali biscotti, torte o merendine. Dai semi di arachide, inoltre, si ricava l'olio di arachide, che trova un ampio uso in cucina grazie ad un punto di bruciatura alto, secondo solo all'olio di oliva. Dai semi si isola anche l'arachina.
Alimentazione animale
La farina ottenuta viene impiegata nell'alimentazione animale, soprattutto per:
- bovini e ruminanti in genere (senza superare il 30% del concentrato)
- suini (può essere l'unica aggiunta proteica per animali in accrescimento o scrofe)
- volatili
Consumo Vengono venduti all'interno del baccello e consumati direttamente come frutta secca (alla pari di noci e nocciole) oppure sgusciati e trattati (salatura, ecc.) e consumati come snack o con aperitivi.
La quantità annua stimata di arachidi consumate è di 3,5 kg a persona negli USA, molto meno quello degli europei (Nel Regno Unito, massimo consumatore europeo, è di 1,77 kg).
Allergie Con l'aumento dell'utilizzo delle arachidi nell'industria alimentare (soprattutto dolciaria) in Europa, sono in aumento anche i casi di allergia o intolleranza a questo seme, presente, direttamente o come derivato in una quantità di cibi confezionati. È contenuta anche in prodotti per l'infanzia, come componente di latte adattato o come eccipiente polivitaminico. Gli allergeni principali sono rappresentati da tre proteine (Ara h1, Ara h2, Ara h3): questi allergeni restano stabili al calore, per cui rimangono attivi anche dopo la tostatura e la cottura.
L'allergia alle arachidi si manifesta precocemente (nel 92% dei casi tra 1 e 7 anni) con un'incidenza del 11,8% (terza causa dopo latte e uova); l'allergia permane per tutta la vita (cosa che tendenzialmente non avviene per uova e latte).
La reazione può avvenire per contatto, inalazione e, soprattutto per ingestione; i sintomi della reazione allergica sono: asma, angioedema e shock anafilattico acuto.
Le conseguenze, pongono l'allergia alle arachidi tra quelle emergenti e potenzialmente pericolose, tanto che molte compagnie aeree americane non offrono più noccioline americane ai passeggeri. Numerose industrie, quindi, hanno cura di evidenziare la presenza di arachidi come ingrediente, e come possibile presenza in tracce. Quest'ultimo caso si verifica di solito quando lo stesso stabilimento produttivo usa arachidi per altri prodotti che abbiano condiviso la stessa linea produttiva.
L'unica terapia disponibile attualmente è la dieta di esclusione.
Dal punto di vista nutrizionale le arachidi godono di alcune interessanti caratteristiche. Innanzitutto hanno un ottimo contenuto proteico ed un discreto profilo amminoacidico (sono tra gli alimenti più ricchi di arginina). I semi di arachide sono ricchi di alcuni minerali come zinco, magnesio, potassio, fosforo, manganese e rame. Anche il contenuto in fibre (25 g/100 g di alimento) e vitamina E è particolarmente elevato.
Pur essendo prive di colesterolo le arachidi sono molto ricche di lipidi ed in particolare di acido oleico, lo stesso presente in grandi quantità nell'olio di oliva.
Il contenuto in sodio è estremamente ridotto ma sale notevolmente negli snack a base di arachidi sgusciate, tostate e salate. Tali stuzzicherie sono pericolose per chi soffre di ipertensione e per chi tiene particolarmente alla propria linea. Nonostante il sale sia privo di calorie il suo consumo stimola la sete che, soprattutto quando ci si trova al bar o al ristorante, viene spesso soddisfatta con bibite zuccherate o alcoliche. In questi casi oltre all'elevatissimo contenuto calorico delle arachidi salate (669 Kcal/100 g) occorre aggiungere quello della bibita, mediamente compreso tra le 50 e le 150 Kcal. Nonostante le apparenze un semplice ed innocuo aperitivo con gli amici, contornato da qualche stuzzichino, può così coprire, da solo, circa 1/3 del fabbisogno calorico quotidiano.
Nonostante siano un cibo con ottime proprietà le arachidi non sono pienamente compatibili con una dieta ipocalorica. Possono comunque diventarlo se assunte a piccole dosi (15-20 g) per bilanciare uno spuntino troppo ricco di glucidi. Una mela di medie dimensioni (circa 2 etti), unitamente a 20 grammi di arachidi, apporta 200 calorie, 6 grammi di fibra, 6 di proteine, 10,5 di grassi e 24 di carboidrati. La combinazione di questi due alimenti aumenta notevolmente il potere saziante dello spuntino.
Quando si acquistano le arachidi è bene scegliere prodotti di qualità, diffidando di quelli a basso costo. I baccelli legnosi devono essere integri, croccanti e di bell'aspetto. Le arachidi sono infatti un alimento a rischio aflatossine, sostanze di origine microbica che sembrano implicate nell'insorgenza di malattie molto gravi come la cirrosi epatica e diverse forme di cancro. Se una volta aperto il baccello i semi appaiono alterati (scuri, ricoperti completamente o in parte di una polverina grigiastra) è bene buttarli.
Nelle persone allergiche alle arachidi il consumo di tale alimento scatena una pericolosa reazione allergica dai sintomi piuttosto gravi. Per il momento l'unica terapia efficace rimane la dieta di esclusione (cancellare dal proprio menù gli alimenti allergizzanti) anche se presto potrebbero essere sviluppati rimedi farmacologici in grado di risolvere il problema.
Le arachidi andrebbero consumate con moderazione da chi soffre di ipertrigliceridemia, soprattutto nei giorni che precedono il prelievo di sangue (per non alterare i risultati dell'esame).

Ricette a base di ceci!

Ceci agli Aromi

Ingredienti:

- 300g. di ceci secchi (tenuti a bagno per una notte in acqua addizionata a un pizzico di bicarbonato)
- 200g. di pomodoro
- una cipolla
- una carota
- una costola di sedano, mezza bustina di zafferano
- un cucchiaino di curry
- un mazzetto di erbe aromatiche (timo, maggiorana, basilico, menta) fresche o un cucchiaio essiccate
- olio
- un pezzetto di peperoncino piccante
- sale.

Preparazione:

Scolate i ceci, sciacquateli sotto l'acqua corrente quindi metteteli in una casseruola ricoperti di acqua. Portate a ebollizione e cuoceteli a fuoco basso per 90 minuti circa. Dopodiché scolateli e tenete da parte una tazza della loro acqua di cottura. Mondate, lavate e tritate il sedano, la carota e la cipolla. Mettete il trito in una casseruola con 4 cucchiaiate di olio, fatelo leggermente dorare quindi unitevi i ceci. Rigirate bene e spolverizzate con il curry mescolato allo zafferano. Salate, unite il peperoncino sbriciolato, bagnate con la tazza di acqua di cottura dei ceci tenuta da parte e cuocete a fuoco moderato per una ventina di minuti. Nel frattempo, lavate i pomodori, tuffateli per qualche istante in acqua bollente poi scolateli, pelateli e tagliateli a filetti. Mondate lavate e tritate le erbe aromatiche (se sono fresche) e poco prima del termine di cottura uniteli ai ceci assieme ai filetti di pomodoro. Regolate di sale, mescolate e servite anche tiepido.
Tempo di cottura: 120'

Zuppa di ceci

Ingredienti per 4 persone:
- 200 grammi di pasta tipo bavette
- 300 grammi di ceci
- Uno spicchio d'aglio
- Un peperoncino piccolo
- Un pomodoro maturo (o pelato)
- 4 cucchiai d'olio
- due cucchiaini di sale fino
- 3 filetti d'alici sott'olio (se gradite)
- Un rametto di rosmarino.

Preparazione:

Lessa i ceci, se utilizzi ceci secchi tienili prima 24 ore in ammollo. In una pentola a bordi alti metti l'olio, lo spicchio d'aglio tritato, il peperoncino, i filetti d'alici. Soffriggi tre minuti poi aggiungi il pomodoro, il rametto di rosmarino intero, e cuoci due minuti. Metti i ceci nella pentola e fai insaporire per tre minuti, poi aggiungi un litro d'acqua ed il sale. Fai bollire per quindici minuti. Nel frattempo spezza le bavette in parti lunghe due centimetri circa, unisci alla minestra e fai cuocere, se la minestra si infittisce aggiungi uno o più bicchieri di acqua, aggiusta di sale, togli il rametto di rosmarino e servi caldo.


Zuppa Di Ceci E Castagne

Ingredienti :

- 200 G Ceci
- 200 G Castagne
- 200 G Spinaci
- 1 Gambo Sedano
- 2 Foglie Alloro
- 1 Carota
- 1 Cipolla
- Sale
- Pepe

Preparazione:

Mettere i ceci in una ciotola, coprirli con acqua fredda e lasciarli a bagno per almeno 24 ore. Cuocere le castagne assieme alle foglie di alloro in acqua salata; quando sono cotte, sbucciarle, privarle della pellicina e tagliarle a pezzettini. A parte preparare un trito con la carota e la cipolla, rosolarlo nell'olio e aggiungervi le foglie di spinaci, i ceci e l'acqua. Lasciar cuocere i ceci: quando la zuppa è quasi pronta, unire anche le castagne e aggiustare di sale e pepe.


Zuppa di ceci alla calabrese
Ingredienti:

- 400 G Ceci Secchi
- 1/2 Cipolla
- 1/2 Costa Sedano
- 1 Spicchio Aglio
- 10 Cl Olio D'oliva Extra-vergine
- 1 Ciuffetto Prezzemolo
- Alcune Foglie Rosmarino
- 500 G Pomodori Freschi (o Pomodori Pelati)
- 200 G Pasta Tipo Spaghetti

Preparazione:

Mettete a mollo i ceci il giorno precedente, fateli cuocere, almeno per due ore, in una pentola di coccio insieme con olio, cipolla e sedano tritati. In un'altra pentola soffriggete nell'olio l'aglio, unite i pomodori spezzettati, il prezzemolo tritato e il rosmarino e fate cuocere. Passate i ceci al setaccio, uniteli alla salsa di pomodoro e mescolate, ottenendo così una zuppa densa, alla quale aggiungerete degli spaghetti che avrete spezzettato, lessato a parte e scolati al dente. Amalgamate e fate insaporire per qualche minuto con l'aggiunta di un filo d'olio crudo prima di servire.

Zuppa ai legumi

Ingredienti:

- 200 G Carne Di Montone
- 4 Cucchiai Passata Di Pomodoro
- 1 Pugno Ceci
- 1/2 Bicchiere Olio D'oliva Extra-vergine
- 1 Cipolla
- 1 Patata
- 1 Carota
- 1 Zucchina
- 2 Gambi Sedano
- 1 Bouquet Coriandolo
- 1/2 Cucchiaio Paprica
- 1 Presa Pepe Nero
- 1 Presa Cannella
- 100 G Pasta Tipo Vermicelli Fini
- 1 Limone

Preparazione:

Mettete a bagno i ceci per una notte. Tagliate la carne in piccoli pezzi. Sbucciate la cipolla e tritatela. Sbucciate le cipolle e la zucchina. Grattate le carote. Lavate le restanti verdure e fatele a pezzettini. Tritate il bouquet di coriandolo. In una pentola mettete l'olio, la cipolla tritata, la salsa di pomodoro, metà del bouquet di coriandolo, le spezie ed il sale. Fate cuocere a fuoco vivo per qualche minuto poi aggiungete i pezzi di carne e bagnate con un litro e mezzo di acqua. Portate a ebollizione. A questo punto aggiungete le verdure e i ceci, coprite e lasciate bollire per 40 minuti. Quando la carne e le verdure sono ben cotte, aggiungete i vermicelli a pioggia, il coriandolo avanzato ed eventualmente acqua calda. Servite la zuppa in piatti individuali aggiungendo in ognuno una fetta di limone.

Salsa ai ceci (hommos)

Ingredienti:

- 300 G Ceci Secchi Ammollati Per Almeno 12 Ore
- 50 G Prezzemolo
- 100 G Olio D'oliva
- 2 Limoni
- 3 Spicchi Aglio
- 15 G Cumino In Polvere (cumino Verde)
- 15 G Peperoncino Rosso In Polvere
- 2 Cucchiai Tahini

Preparazione:

Lessare i ceci, scolarli (se si ha la pazienza, togliere la pellicina ai ceci uno ad uno --- non prende tanto tempo quanto sembra), metterli nel mixer (la ricetta originaria prevedeva di passarli al passa - purè), aggiungendo un po' d'acqua a poco a poco, l'olio, il tahini, il succo di limone, gli spicchi d'aglio tritati (meglio spremuti con lo spremi - aglio) ed il cumino fino ad ottenere un purè di giusta consistenza, liscio e leggero. Versare in un piatto, decorare con il peperoncino rosso, il prezzemolo ed un filino d'olio. Può essere consumato con pane libanese (o piadina) in antipasto oppure accompagnare piatti di carne arrostita (tipo Kebab).

Rigatoni con i ceci

Ingredienti:

- 400 G Pasta Tipo Maccheroni
- 400 G Polpa Di Pomodoro
- 400 G Ceci In Scatola Già Lessati
- 250 G Salsiccia
- 2 Spicchi Aglio
- Vino Bianco
- 1 Mestolino Brodo
- Rosmarino
- Sale
- 1 Pezzetto Peperoncino

Preparazione:

Rosolare in olio 2 spicchi d'aglio schiacciati poi eliminarli. Versare nel tegame la salsiccia spellata e sbriciolata ed il rosmarino, rosolare e spruzzare con il vino, far evaporare. Unire il pomodoro e i ceci scolati, salare, bagnare con 1 mestolino di brodo, aggiungere un pezzetto di peperoncino e cuocere per 15-20 minuti. Lessare i rigatoni, scolarli e condirli con il sugo di ceci.

Polpettine di ceci e verdure

Ingredienti:

- 1 Scatola Ceci Lessati
- 1 Falda Peperone Rosso
- 1/2 Zucchina
- 1 Carota Piccola
- 1 Pezzetto Porro (la Parte Bianca)
- 1 Spicchio Aglio
- 2 Cucchiai Olio D'oliva
- 2 Uova
- Pangrattato
- Sale
- Olio Per Friggere

Preparazione:

Riducete tutte le verdure mondate a dadini minuscoli (altrimenti, se non siete abbastanza brave e pazienti con il coltello, potete grattugiarle con il disco a fori piccoli). Soffriggete lo spicchio di aglio tagliato in due in una padella dove avrete scaldato l'olio. Quando l'aglio inizia a dorare, toglietelo e mettete le verdure. Lasciatele cuocere a fuoco moderato per circa 10 minuti, mescolando ogni tanto per assicurarvi una cottura uniforme, quindi spegnete. Schiacciate i ceci al passaverdure e raccogliete la purea in una ciotola. A parte, sbattete le uova. Unite circa 2 cucchiai di uovo sbattuto nella ciotola con i ceci. Salate leggermente e aggiungete le verdure. Mescolate e unite alcune cucchiaiate di pangrattato. Alla fine, avrete un impasto abbastanza consistente. Passate le polpettine prima nell'uovo sbattuto poi nel pangrattato e friggetele in abbondante olio ben caldo. Scolatele, mettetele su carta assorbente e servitele tiepide.

Penne con i ceci

Ingredienti:

- 400 G Ceci
- 400 G Pasta Tipo Penne
- 4 Cucchiai Olio D'oliva
- 4 Spicchi Aglio Schiacciato
- 1 Peperoncino Rosso Piccante
- 1 Manciata Prezzemolo Tritato
- 30 Cl Passato Di Pomodoro

Preparazione:

Mettere a bagno i ceci la sera precedente con una puntina di bicarbonato, al mattino sciacquarli e lessarli con un pizzico di sale. Mettere l'olio in un tegame, aggiungere l'aglio e il peperoncino. Farli leggermente insaporire (attenti a non far bruciare tutto!). Unire il pomodoro e farlo bollire per una decina di minuti, unire i ceci già lessati. Far bollire per un ulteriore quarto d'ora e aggiungere alla pasta già cotta, preferibilmente penne o pasta corta. Far saltare la pasta, e, a fuoco spento, aggiungere il prezzemolo.

Pasta e ceci con scampi

Ingredienti:

- 200 G Ceci
- 1 Cipollotto Fresco
- 2 Spicchi Aglio
- 10 Cl Vino Bianco
- 1 Ciuffo Prezzemolo
- 70 G Olio D'oliva Extra-vergine Bertolli Robusto
- 400 G Code Di Scampi
- 100 G Pasta Tipo Ditalini Rigati
- 1 Peperoncino Piccante
- 1 Cubetto Dado
- Sale

Preparazione:

Tenete i ceci a bagno per 12 ore in acqua tiepida quindi sgocciolateli. Mettete i ceci in una casseruola con 2 litri di acqua fredda, cuoceteli per circa 2 ore poi sgocciolatene una parte e frullate i restanti con il loro liquido di cottura. Radunate tutto nuovamente nella casseruola unite il dado, regolate di sale e cuocete per un'altra ora circa. Rosolate il cipollotto affettato sottilmente, 1 spicchio di aglio e il peperoncino in un pentolino con 40 g di olio; appena iniziano a prendere colore eliminate l'aglio e il peperoncino e incorporate alla minestra. Rosolate in una padella l'aglio e l'olio rimasti, versate gli scampi, scottateli bene, bagnate con il vino e cuocete per circa 2 minuti, poi levate dal fuoco, private gli scampi dei gusci e rimetteteli nel loro condimento. Aggiungere la pasta ai ceci e cuocete per circa 10 minuti; tritate finemente il prezzemolo, unitelo agli scampi sgusciati, incorporate gli scampi e il loro fondo di cottura alla minestra e servite.

Minestra di ceci e spinaci

Ingredienti:

- 250 G Spinaci
- 150 G Ceci Lessati
- 100 G Pasta Tipo Qualsiasi
- Sedano
- 1 Cipolla
- 1 Carota
- 150 Cl Brodo
- Olio D'oliva
- Sale
- 1 Pizzico Pepe

Preparazione:

In una pentola scaldate tre cucchiai d'olio e fatevi appassire la cipolla, la carota e il sedano tritati. Unite gli spinaci sminuzzati, salate e lasciate insaporire. Aggiungete i ceci e il brodo caldo. Cuocete per mezz'ora. Mettete la pasta e appena pronta aggiungete un filo d'olio e un pizzico di pepe. Servite.

Ceci marinati

Ingredienti:

- 500 G Ceci
- 4 Acciughe
- Prezzemolo
- 2 Pizzichi Paprica
- Olio D'oliva

Preparazione:

Lasciate i ceci a bagno per una notte e poi metteteli a cuocere in acqua salata per 2 ore o comunque fino a che diventino morbidi ma non scotti. Intanto togliete la testa alle acciughe, mettetele in una padella con olio e prezzemolo tritato. Mescolate bene e cuocete fino a che non si sciolga. Togliete l'acqua ai ceci e metteteli in una insalatiera versandoci sopra la salsa di acciughe e due pizzichi di paprica.

Ceci in umido al profumo di formaggio

Ingredienti:

- 300 G Ceci Già Lessati
- 1 Testa Formaggio Caciocavallo Molto Stagionato
- 500 G Verza
- 2 Patate
- 2 Scalogni
- 1 Carota
- Rosmarino
- Pane Integrale
- Peperoncino
- Olio D'oliva
- Sale

Preparazione:

Tritare finemente lo scalogno e rosolarlo con rosmarino e peperoncino; unire le carote a rondelle e la verza affettata sottilmente e stufare per 20 minuti. Unire i ceci lessati, le patate a dadini, far insaporire per alcuni minuti, poi coprire con acqua bollente, aggiungere il caciocavallo raschiato esternamente e far riprendere il bollore. Aggiustare di sale e cuocere 20 minuti a fuoco basso. Servire su fette di pane integrale tostate in forno.

Ceci con il tonno

Ingredienti:

- 200 G Ceci
- 150 G Tonno Sott'olio
- Olio D'oliva
- Aceto Di Vino
- Sale
- Pepe
- 1 Pizzico Bicarbonato

Preparazione:

Mettete a bagno i ceci per 24 ore in acqua tiepida e con un pizzico di bicarbonato. Il giorno dopo lavateli, scolateli e cuoceteli in acqua salata per 4-5 ore a fuoco bassissimo. Sgocciolateli e passateli sotto l'acqua fredda per arrestarne la cottura. Scolateli ancora e sistemateli in un'insalatiera. Sminuzzate molto finemente il tonno e aggiungetelo ai ceci. Condite con olio emulsionato con aceto, sale e pepe. Servite. Vini di accompagnamento: Riviera Ligure Di Ponente Vermentino DOC, Trebbiano D'Abruzzo DOC, Melissa Bianco DOC.

Ceci alle acciughe

Ingredienti:

- 200 G Ceci
- 80 G Acciughe
- 1 Ciuffo Prezzemolo
- Abbondante Olio D'oliva
- Sale
- 1 Pizzico Pepe

Preparazione:

Cuocete i ceci come indicato sopra. Preparate la salsa alle acciughe scaldando in un tegamino abbondante olio e lasciandovi sciogliere le acciughe dissalate e diliscate. Dopo circa una decina di minuti aggiungete un ciuffo di prezzemolo tritato e un pizzico di pepe. Mescolate. Condite i ceci con la salsa calda, controllate il sale e servite. Vini di accompagnamento: Gavi DOC, Orvieto DOC, Castel Del Monte Bianco DOC.

Ceci al bacon

Ingredienti:

- 250 G Ceci Secchi
- 100 G Bacon A Dadini
- 150 G Cipolline Borretane
- 2 Patate
- 1 Costa Sedano
- 2 Carote
- 1 Spicchio Aglio
- Cannella In Polvere
- Farina
- Vino Bianco Secco
- Olio D'oliva
- Finocchietto Selvatico
- 70 Cl Brodo
- Sale
- Peperoncino Piccante

Preparazione:

Ammollate i ceci per una notte in acqua fredda. Il giorno dopo scolateli, sciacquateli e metteteli in una casseruola coperti abbondantemente di acqua. Unite un paio di rametti di finocchietto e un pezzetto di peperoncino. Al bollore, schiumate e abbassate la fiamma. Continuate la cottura per un'ora e mezzo circa, finché i ceci sono cotti. Rosolate l'aglio in un tegame largo con 3 o 4 cucchiai di olio e il bacon, unite le cipolline mondate, le patate sbucciate e tagliate a tocchetti, il sedano e le carote mondati e affettati e mezzo cucchiaino di cannella. Salate. Lasciate insaporire il tutto a fuoco vivace per qualche istante, poi spolverizzate con un cucchiaino di farina. Aggiungete un pochino di vino, fate evaporare e versate anche il brodo. Portate a bollore, abbassate la fiamma e continuate la cottura per circa 30 minuti. Alla fine, scolate bene i ceci e trasferiteli nel tegame con le verdure. Regolate di sale e continuate la cottura per una decina di minuti, in modo da amalgamare bene tutti gli ingredienti. Servite i ceci in umido piuttosto caldi.

Bruschetta con crema di ceci

Ingredienti:

- 4 Fette Pane Bruscato
- 300 G Ceci
- 2 Cucchiai Farina Di Sesamo
- 3 Cucchiai Olio Di Semi
- 2 Spicchi Aglio
- 1 Limone
- Olio D'oliva
- 1 Presa Sale

Preparazione:

Lessate i ceci e metteteli nel frullatore con la farina, il succo di limone, l'olio di semi, gli spicchi di aglio schiacciati e una presa di sale. Lasciate frullare finché non otterrete un composto omogeneo. Bruscate il pane, irrorate le fette con l'olio e spalmate la crema di ceci.

Ricette a base di lupini

Insalata di lupini e olive

Ingredienti:

- Una confezione di lupini dissalati da 500 gr (330 gr sgocciolati)
- 1 spicchio d’aglio
- 70 gr di olive nere o verdi snocciolate
- mezzo vasetto di capperi sotto aceto
- origano
- 4 pomodori secchi
- olio EV d’oliva
- (peperoncino)

Preparazione:

Mettete a bagno per qualche ora i lupini (meglio tutta la notte), in modo da dissalarli un po’.Sfregate accuratamente l’aglio sulla superficie dell’insalatiera, fino quasi a consumarlo. Aggiungete i pomodori che avrete tagliato a striscioline, le olive in parte intere e in parte tagliate ad anelli, e gli altri ingredienti. Mescolate con insistenza e lasciate riposare un po’ prima di servire.È un ottimo secondo di proteine, fresco e gustoso. Si abbina bene ad un primo di patate.


Lupini in salsa rossa

Ingredienti:

- Una confezione di lupini dolci da 500 gr (330 gr sgocciolati)
- 400 gr di pomodori maturi
- 150 gr di peperoni rossi dolci a sigaro
- 2 spicchi d'aglio
- 1 rametto di basilico
- 1 acciuga salata diliscata
- Olio extra vergine d’oliva

Preparazione:

Pelare i pomodori dopo averla lasciati un minuto in acqua bollente. Tritarli grossolanamente e metterli in un tegame con l’aglio tritato. Portare a bollore, poi abbassare il fuoco. Pulire i peperoni dai semi e tritarli ad anellini. Uniteli al pomodoro e ai lupini (che avrete scolato e sciacquato) nel tegame. Proseguite la cottura a fuoco lento. Sfilettate l’acciuga, sciacquatela rapidamente sotto l’acqua e fatela sciogliere nel sugo, schiacciandola con una forchetta.Dopo venti minuti aggiungete il basilico e cuocete ancora per dieci minuti. Eventualmente alzate la fiamma se il sugo risultasse troppo liquido. Regolate di sale.Servite su crostoni di pane o come condimento di riso integrale. Aggiungete alla fine l’olio.Tenete conto che i lupini - come la soia - non diventano mai teneri, ma risultano sempre croccanti.I lupini sono probabilmente il miglior legume dal punto di vista del profilo proteinico. In questo piatto sono arricchiti dalle proprietà antiossidanti di pomodoro e peperoni. Questa ricetta, preceduta dalla solita insalata cruda abbondante, costituisce un piatto completo


Tritello di lupini e melanzana

Ingredienti:

- Una confezione di lupini dolci da 500 gr (330 gr sgocciolati)
- 400 gr di pomodori maturi
- 1 melanzana media (300 gr)
- 2 spicchi d'aglio
- 1 foglia di salvia
- 1 rametto piccolo di rosmarino
- 20 gr di funghi porcini
- Olio ev d’oliva
- (peperoncino)

Preparazione:

Mettete a bagno i funghi in poca acqua tiepida. Dopo un’ora levteli, tenendo il liquido che vi potrà servire, filtrato, per diluire eventualmente il sugo. Frullate grossolanamente i lupini in un mixer con la salvia. Pelate i pomodori dopo averli immersi un minuto in acqua bollente. Tritateli grossolanamente e metteteli in un tegame con l’aglio tritato, i funghi tagliati a pezzetti, il rosmarino e i lupini. Portare a bollore, poi abbassare il fuoco. Proseguite la cottura a fuoco lento per mezz’ora. Eventualmente alzate la fiamma se il sugo risultasse troppo liquido (deve essere quasi asciutto). Levate il rosmarino e regolate di sale.Servite come ricco e abbondante condimento di riso integrale 100 gr per due) o di pasta (140 gr). Aggiungete alla fine l’olio.Questa ricetta, preceduta da insalata cruda abbondante, costituisce un piatto completo. Tenete conto che per avere un piatto equilibrato deve essere utilizzato tutto il sugo per le due porzioni.


Spaghetti rossi ai lupini

Ingredienti per gli spaghetti:

- 250 g di semola di grano duro
- 1 uovo
- 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
- ½ cucchiai d’olio
- Acqua

Ingredienti per il condimento:

- 500 g lupini di mare
- Aglio
- Prezzemolo
- Olio

Preparare gli spaghetti:

Sciogliere il concentrato di pomodoro con un paio di cucchiai di acqua. Versarlo nel misurino, aggiungere l'olio e un uovo e sbattere un po' per mescolare. Se necessario aggiungere acqua fino a raggiungere il livello nel misurino.Realizzare gli spaghetti secondo le istruzioni riportate sull'apparecchio. Metterli su un vassioio cosparso di semola.

Per il condimento:

Soffriggere uno spicchio d'aglio schiacciato in olio EVO. Aggiungere i lupini ben spurgati, coprire e farli cuocere a fiamma viva, quel tanto che basta affinché si aprano.In genere non occorre aggiungere sale.
Sgusciare circa 3/4 dei frutti di mare e tenere da parte il loro liquido filtrato.Cuocere gli spaghetti al dente in acqua salata. Versarli nella padella con i frutti di mare e il liquido di cottura. Farli saltare a fiamma viva per amalgamarli. Cospargere di prezzemolo tritato e servire


Ricette paccheri, lupini e pannocchie di mare

E’ una ricetta molto saporita e facile da preparare, l’unico ingrediente importantissimo è la “freschezza” delle pannocchie di mare e delle vongole lupini. Le pannocchie di mare (nome scientifico squilla mantis) viene chiamata in moltissimi modi in tutta Italia: canocchia, spannocchia, cicala di mare tanto solo per fare qualche esempio. E’ un crostaceo buonissimo che si trova anche a poco prezzo durante tutto l’anno e principalmente nei mesi autunnali ed invernali. Il suo sapore è molto intenso e ne bastano poche per rendere squisita questa semplice e veloce ricetta che potrebbe anche essere un piatto unico. I “paccheri” è un tipo di pasta tipica del sud conosciuti anche come “schiaffoni”. I lupini, invece, sono vongole più piccole, ma veramente gustosi con i quali si possono preparare preparazioni veramente squisite come la zuppa di pesce.

Ingredienti per i paccheri, pannocchie e lupini di mare per 4 persone:

· 300gr di paccheri
· 500gr di vongole lupini
· 500gr di pannocchie di mare
· 250gr pomodori pelati
· 1 peperoncino piccante
· 1 spicchio d’aglio
· prezzemolo
· sale
· olio extravergine d’oliva

Preparazione:

Lavate accuratamente le pannocchie di mare e i lupini. In una ampia padella fate imbiondire l’aglio nell’olio il peperoncino piccante. Aggiungete i pomodori spezzettati e sgocciolati. In un’altra pentola fate aprire le vongole, sgusciatele lasciandole qualcuno aperto per la decorazione. Filtrate la loro acqua di cottura ed unitela ai pomodori. Fate insaporire ed aggiungete le pannocchie. Fate cuocere a fuoco basso e con il coperchio. Aggiustate di sale se necessario. Lessate la pasta in abbondante acqua salata e bollente e scolateli al dente. Unitela al sugo e servite caldissimo aggiungendo una manciata di prezzemolo spezzettato.
Vino consigliato: bianco tipo Falanghina servito freddo

Paccheri in Salsa di Ceci e Lupini

Ingredienti per 4 persone:

- 350 gr di paccheri di Gragnano
- 250 gr di ceci lessati
- 500 gr di lupini di mare
- 1 spicchio d'aglio
- prezzemolo
- olio extravergine di oliva
- peperoncino
- sale e pepe

Preparazione:

Cuocere i ceci per 10 minuti in una padella con aglio, olio e peperoncino; raffreddare e frullare in un mixer per pochi attimi fino ad avere una purea di ceci. In una padella soffriggere l'aglio nell'olio; aggiungere i lupini, un mestolo di acqua e coprire fino a quando i frutti non saranno aperti. Sgusciare i frutti di mare e nel sughetto di mare aggiungere 4 cucchiai medi di purea di ceci; stemperare. Versare nella salsa ottenuta i paccheri molto al dente e continuare la cottura girando e rigirando la salsa e i paccheri fino a quando saranno addensati.
Vino Consigliato Rosso Gragnano di Grotta del Sole