Il cece è una pianta erbacea della famiglia delle Fabaceae, con fusto peloso, foglie composte da foglioline dentate, fiori solitari ascellari, bianchi, rosei o rossi; semi commestibili.
I semi di questa pianta, i ceci, sono legumi che vengono usati nell'alimentazione umana e rappresentano un'ottima fonte proteica, il cui seme trova impiego solo allo stato secco. I semi sono sferici, più o meno grandi e lisci, in genere di colore paglierino.
Il cece coltivato deriva da forme selvatiche del genere Cicer, probabilmente da Cicer reticulatum; le specie selvatiche sono originate probabilmente in Turchia, mentre le prime testimonianze archeologiche della coltivazione del cece risalgono all'età del bronzo e sono state rinvenute in Iraq; i ceci si diffusero in tutto il mondo antico: antico Egitto, Grecia antica, impero romano.
Il cece è la terza leguminosa per produzione mondiale, dopo la soia e il fagiolo; la coltivazione avviene principalmente in India e Pakistan. È una delle piante più diffuse del maditerraneo, coltivato soprattutto nelle zone centrali dell'Italia, in Toscana, Umbria e Lazio, dove crescono alcune varietà particolari come i ceci neri e i cosiddetti "ceci del solco dritto".
I ceci sono legumi molto antichi, noti fin dai tempi degli antichi egizi, che però li consideravano cibi per poveri e infatti venivano dati solo agli schiavi.Gli antichi romani apprezzavano molto i ceci, soprattutto fritti in olio di oliva, pratica rimasta anche ai giorni nostri, soprattutto in alcune zone del meridione. I ceci si trovano in commercio già cotti e pronti per l'uso, conservati in lattine o in vasetti di vetro nella loro acqua di cottura, oppure secchi da cuocere previo ammollo di 10-12 ore, oppure tostati e salati, da mangiare come aperitivo o come snack. Esiste anche la farina di ceci, con la quale si preparano focacce e farinate, tipiche delle Liguria. I ceci sono tra i legumi più calorici, da cotti hanno ben il 6% di grassi e più di 100 calorie, contro l'1-2% di fagioli, lenticchie e piselli: contengono una discreta percentuale di acido linoleico e quindi possono essere considerati discrete fonti di grassi essenziali.
I baccelli dei ceci vengono raccolti in giugno quando sono secchi. Di ceci se ne distinguono principalmente due varietà:- mediterranea, più grande e tendente al giallo
- orientale, più piccola e rossastra.
I ceci sono messi in vendita sotto differenti forme: secchi da cuocere, lessati e conservati in barattoli o vasetti di vetro insieme alla loro acqua di cottura, tostati e salati (ottimi compagni per sorseggiare un aperitivo ) e sottoforma di farina con la quale si preparano focacce e farinate: famosa è la farinata di ceci ligure. Diversamente dagli altri legumi, i ceci vengono consumati esclusivamente seccati e, hanno un alto valore energetico, un buon contenuto proteico e pochi grassi. Al momento dell'acquisto, è meglio verificare che i ceci secchi non siano troppo vecchi (più di un anno), e che non presentino fratture o forellini.
La preparazione dei ceci secchi è piuttosto lunga, in quanto vanno lasciati in ammollo dalle 8 alle 24 ore e bisognerà poi cuocerli in un tegame per almeno 3 ore, o nella pentola a pressione da un’ora a un’ora e mezzo, meglio se a fuoco lento. I ceci in scatola, invece sono molto più veloci da preparare, poiché non richiedono ammollo (in quanto già lessati), e si cucinano molto velocemente.I ceci in cucina vengono impiegati per preparare antipasti su crostoni rustici, per accompagnare piatti a base di pasta, minestre o zuppe tipiche; focacce, farinate o torte salate sono ottenute con la farina di ceci pestati finemente (prodotte specialmente in Toscana e in Liguria), a Palermo invece vengono prodotte le tipiche “panelle”. Con i ceci vengono preparati anche sformati, timballi, creme come l’”hummus” di origine araba, o deliziose polpettine (sempre arabe) chiamate “Falafel”. Lessati, possono essere assaporati da soli, conditi con un filo d’olio d’oliva, oppure insaporiti con alloro, rosmarino, pepe, sedano, aglio; si accompagnano anche molto bene ai piatti di pesce.
Tra i legumi, i ceci sono fra i più ricchi di calorie: contengono il 6% di grassi, mentre i fagioli, le lenticchie e i piselli ne possiedono solo al massimo il 2%. Come per quasi tutti i legumi, i carboidrati contenuti sono molto elevati (circa 55%), mentre le proteine ammontano mediamente ad un 20%; sono ricchi di fosforo e di potassio e contengono una discreta percentuale di acido linoleico e quindi possono essere considerati discrete fonti di grassi essenziali. Sono molto ricchi di amido e contengono anche buone quantità di sali minerali, fibre e vitamina A e C, oltre alle saponine, sostanze che aiutano l'organismo a eliminare il colesterolo dall'intestino. A causa della quantità di cellulosa in essi contenuta, vanno consumati con moderazione da chi soffre di coliti.
I semi di questa pianta, i ceci, sono legumi che vengono usati nell'alimentazione umana e rappresentano un'ottima fonte proteica, il cui seme trova impiego solo allo stato secco. I semi sono sferici, più o meno grandi e lisci, in genere di colore paglierino.
Il cece coltivato deriva da forme selvatiche del genere Cicer, probabilmente da Cicer reticulatum; le specie selvatiche sono originate probabilmente in Turchia, mentre le prime testimonianze archeologiche della coltivazione del cece risalgono all'età del bronzo e sono state rinvenute in Iraq; i ceci si diffusero in tutto il mondo antico: antico Egitto, Grecia antica, impero romano.
Il cece è la terza leguminosa per produzione mondiale, dopo la soia e il fagiolo; la coltivazione avviene principalmente in India e Pakistan. È una delle piante più diffuse del maditerraneo, coltivato soprattutto nelle zone centrali dell'Italia, in Toscana, Umbria e Lazio, dove crescono alcune varietà particolari come i ceci neri e i cosiddetti "ceci del solco dritto".
I ceci sono legumi molto antichi, noti fin dai tempi degli antichi egizi, che però li consideravano cibi per poveri e infatti venivano dati solo agli schiavi.Gli antichi romani apprezzavano molto i ceci, soprattutto fritti in olio di oliva, pratica rimasta anche ai giorni nostri, soprattutto in alcune zone del meridione. I ceci si trovano in commercio già cotti e pronti per l'uso, conservati in lattine o in vasetti di vetro nella loro acqua di cottura, oppure secchi da cuocere previo ammollo di 10-12 ore, oppure tostati e salati, da mangiare come aperitivo o come snack. Esiste anche la farina di ceci, con la quale si preparano focacce e farinate, tipiche delle Liguria. I ceci sono tra i legumi più calorici, da cotti hanno ben il 6% di grassi e più di 100 calorie, contro l'1-2% di fagioli, lenticchie e piselli: contengono una discreta percentuale di acido linoleico e quindi possono essere considerati discrete fonti di grassi essenziali.
I baccelli dei ceci vengono raccolti in giugno quando sono secchi. Di ceci se ne distinguono principalmente due varietà:- mediterranea, più grande e tendente al giallo
- orientale, più piccola e rossastra.
I ceci sono messi in vendita sotto differenti forme: secchi da cuocere, lessati e conservati in barattoli o vasetti di vetro insieme alla loro acqua di cottura, tostati e salati (ottimi compagni per sorseggiare un aperitivo ) e sottoforma di farina con la quale si preparano focacce e farinate: famosa è la farinata di ceci ligure. Diversamente dagli altri legumi, i ceci vengono consumati esclusivamente seccati e, hanno un alto valore energetico, un buon contenuto proteico e pochi grassi. Al momento dell'acquisto, è meglio verificare che i ceci secchi non siano troppo vecchi (più di un anno), e che non presentino fratture o forellini.
La preparazione dei ceci secchi è piuttosto lunga, in quanto vanno lasciati in ammollo dalle 8 alle 24 ore e bisognerà poi cuocerli in un tegame per almeno 3 ore, o nella pentola a pressione da un’ora a un’ora e mezzo, meglio se a fuoco lento. I ceci in scatola, invece sono molto più veloci da preparare, poiché non richiedono ammollo (in quanto già lessati), e si cucinano molto velocemente.I ceci in cucina vengono impiegati per preparare antipasti su crostoni rustici, per accompagnare piatti a base di pasta, minestre o zuppe tipiche; focacce, farinate o torte salate sono ottenute con la farina di ceci pestati finemente (prodotte specialmente in Toscana e in Liguria), a Palermo invece vengono prodotte le tipiche “panelle”. Con i ceci vengono preparati anche sformati, timballi, creme come l’”hummus” di origine araba, o deliziose polpettine (sempre arabe) chiamate “Falafel”. Lessati, possono essere assaporati da soli, conditi con un filo d’olio d’oliva, oppure insaporiti con alloro, rosmarino, pepe, sedano, aglio; si accompagnano anche molto bene ai piatti di pesce.
Tra i legumi, i ceci sono fra i più ricchi di calorie: contengono il 6% di grassi, mentre i fagioli, le lenticchie e i piselli ne possiedono solo al massimo il 2%. Come per quasi tutti i legumi, i carboidrati contenuti sono molto elevati (circa 55%), mentre le proteine ammontano mediamente ad un 20%; sono ricchi di fosforo e di potassio e contengono una discreta percentuale di acido linoleico e quindi possono essere considerati discrete fonti di grassi essenziali. Sono molto ricchi di amido e contengono anche buone quantità di sali minerali, fibre e vitamina A e C, oltre alle saponine, sostanze che aiutano l'organismo a eliminare il colesterolo dall'intestino. A causa della quantità di cellulosa in essi contenuta, vanno consumati con moderazione da chi soffre di coliti.
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